Un mare d’inverno, capace di intercettare turisti anche nelle stagioni meno appetibili. E’ la filosofia che ispira il progetto di riqualificazione di Riccione Terme. L’idea è stata presentata, insieme alle altre manifestazioni d’interesse legate alla variante al RUE, durante l’incontro pubblico del 19 ottobre, e prevede la realizzazione di una SPA di circa 6.000 mq, con piscine interne ed esterne riscaldate e due strutture alberghiere, una espressamente dedicata al turismo termale, l’altra capace di rispondere alla nuova spinta che dovrebbe dare l’area benessere.
Ad offrire i dettagli l’architetto Stefano Matteoni che con il Polistudio sta seguendo da vicino il progetto. “Il progetto – spiega – è iniziato grazie alla richiesta di Riccione Terme di analizzare i contenuti attuali e i possibili contenuti futuri delle aree di loro proprietà. La prima constatazione è di trovarci di fronte ad una grande risorsa, costituita dalla presenza di uno stabilimento termale – certamente oggi un po’ vecchio rispetto agli standard richiesti per un servizio di questo tipo – e dalla presenza di una grande area, attualmente utilizzata come parco estivo. La risorsa principale e caratteristica di questo sito è la presenza di fonti termali in un sito a pochi metri dalla spiaggia. Nel rapporto con la proprietà è stata subito evidenziata l’esigenza di valorizzare questa enorme risorsa. La seconda constatazione è che la struttura termale richiede realtà alberghiere la cui offerta è deficitaria rispetto alle richieste originate dall’attività termale. La risposta del tessuto turistico riccionese a volte si presenta carente, a volte di qualità differente rispetto a quella richiesta dall’utente delle Terme”.
Questa la premessa che ha dato origine alla progettazione: “Quello che la proprietà sta proponendo – spiega Matteoni – è la creazione di una SPA di circa 6.000 mq., un Mare d’Inverno che possa essere aperto certamente durante la bella stagione, ma in particolare che possa costituire un punto di richiamo nella stagione autunnale, invernale e primaverile. Il progetto prevede la realizzazione di piscine riscaldate sia all’interno che all’esterno della struttura. Crediamo che questa idea (di cui in Italia esistono alcuni esempi, ma non in aree turistiche balneari) possa contribuire in maniera molto decisa alla destagionalizzazione dell’offerta turistica“.
Al fianco delle Terme e della Spa il progetto è di realizzare due alberghi: “L’ipotesi su cui stiamo lavorando e quella di un albergo tre stelle al servizio dello
stabilimento termale e di un quattro stelle superiore al servizio della SPA“.
Sui tempi: “sono legati ai passaggi che l’amministrazione comunale dovrà e vorrà mettere in atto. Oggi si tratta di una manifestazione di interesse. L’Amministrazione Comunale si è espressa per un iter estremamente rapido, che potrebbe anche prefigurare un inizio delle attività di progettazione nel 2019 ed un inizio dei lavori già nel 2020“.