Sabato 15 settembre è stata una giornata speciale per tante persone: come al solito tanti arcieri della società Seven Arrows Rimini si sono preparati per il consueto allenamento del sabato pomeriggio indossando la divisa e issando sulle spalle lo zaino contenente arco, frecce, mirino, patella, dragona, parabraccio, paraseno… Molti arcieri e diverse mamme dei soci più giovani hanno portato il necessario per una gustosissima merenda.
Cos’è che ha reso la giornata speciale rispetto a tanti altri sabati al campo? Gli ospiti! Verso le 17:00 sono arrivati alcuni ragazzi di Luce sul Mare accompagnati dall’educatore Carlo e dalla psicologa Claudia che sono stati accolti da tutti gli arcieri e i familiari presenti con un bel giro di presentazioni e poi via: tutti a tirare!
Credo che tutti i presenti, sicuramente animati da sentimenti diversi tra cui curiosità, timore ma anche tanto entusiasmo siano stati felici di aver potuto assistere ai tiri dei ragazzi di Luce sul Mare che si son rivelati pure bravi visto che i centri non sono certo mancati seguiti da applausi e sorrisi! Un sabato diverso dal solito che sicuramente ha fatto riflettere su quanto a volte sia semplice donare un sorriso. I nostri tecnici hanno affiancato i ragazzi nei tiri al fine di dare loro suggerimenti sulla postura corretta; la disciplina di tiro con l’arco è piaciuta parecchio visto che la frase “facciamo l’ultima volée” è stata pronunciata più volte ma c’era sempre qualcuno che voleva tirare “ancora un’ultima freccia”.
Ai tiri è seguita una bella merenda e sappiate che gli arcieri Seven Arrows sono imbattibili tanto sul campo quanto in cucina. Dopo aver spazzolato torte alle mele, alla menta, agli spinaci e prosciutto e pane spalmato di cioccolata qualche altro tiro prima del briefing: tutti in cerchio per condividere le emozioni e sensazioni della giornata. Mi è piaciuto ascoltare i brevi racconti dei ragazzi di Luce sul Mare entusiasti dell’esperienza e anche i chiarimenti del nostro presidente Fabio Rotella che ci ha tenuto a sottolineare che la società è come una famiglia: ci sono regole da rispettare, momenti di allenamento serio e momenti di puro divertimento. In società, in questa società, tutti danno una mano: ognuno mette a disposizione le proprie competenze che possono essere semplici o complicate ma soprattutto e per fortuna disparate perché è utile l’intervento di un tecnico di computer come quello di un aggiustatutto; c’è chi taglia il prato, chi gestisce il sito internet, chi si occupa di tenere in ordine il materiale, chi dona il proprio tempo nelle giornate di gara che si svolgono nella nostra città.
Questa famiglia sabato si è un pochino allargata perché ha deciso di aprire le porte ad alcuni dei ragazzi di Luce sul Mare che nei prossimi mesi parteciperanno a un percorso di arco terapia sperimentale ed entreranno a far parte della società a tutti gli effetti. Un bel progetto che personalmente non posso che apprezzare e che mi fa piacere raccontare. Entrare a far parte di un gruppo significa anche, come è accaduto ieri, veder tramontare il sole insieme, impilare le sedie, riporre il materiale nella casetta, chiudere il cancello e poi andare a mangiare una pizza tutti insieme. La cena è stato un altro bel momento: 30 persone tutte diverse che davanti a una buona pizza ridono, chiacchierano, si raccontano un pezzetto della loro vita.
Troppo spesso ci concentriamo su ciò che non va, sulle cose brutte e negative e sui difetti della nostra città o dei cittadini; portiamo alla luce anche le cose belle! Esistono e non son poche, peccato che quasi mai se ne parli. Nella nostra Rimini prendono vita tanti bei progetti, questo è uno di quelli e non resta che sperare in bel centro condito da un bel sorriso. Ieri di sorrisi io ne ho visti tanti e non mi resta che augurare buone frecce a tutti!
Claudia Protti