Checa prova il Ducati 98 dell’Istituto Alberti di Rimini al WDW 2018
Domenica 22 luglio il Campione del Mondo Sbk e pilota ufficiale Ducati Carlos Checa ha acceso dopo 30 anni di abbandono, il Ducati 98 T del 1957 restaurato durante il WDW 2018 dagli allievi dell’Alberti, all’interno dell’area Heritage presso il World Misano Circuit intitolato a “Marco Simoncelli”, il compianto Campione di Moto Gp che presso l’istituto riminese aveva sostenuto gli esami e conseguito la maturità.
Infatti, in occasione della decima edizione del più famoso e prestigioso raduno motociclistico monomarca del mondo che si svolge nel circuito Romagnolo con cadenza biennale, e che quest’anno ha ospitato lo spettacolo delle Frecce Tricolori ed ha avuto circa 91.000 visitatori, quasi tutti in moto, gli organizzatori ed in particolare il Museo Ducati, hanno attrezzato una grande area dedicato agli appassionati di “Ducati Storiche” con un’area allestita come un’officina meccanica dove 6 studenti dell’Istituto riminese: Vincenzo Spolidoro 5E, Skender Toci 5E, Federico Zangoli 5E, Simone Corcelli 5E, Stan Caesar Sebastian 5E e Marco Mazzini 5G, sotto la guida dei loro insegnanti si sono cimentati durante i 3 gg della manifestazione nel restauro conservativo di una rara Ducati pre-Taglioni con distribuzione ad aste e bilancieri.
A fianco in posizione centrale, erano esposte tre Ducati Scrambler 350 di colore arancione dell’inizio degli anni ’70:
– la prima in condizioni di abbandono, impolverata e parzialmente cannibalizzata di proprietà dell’ing. Renzo Rossi,
– la seconda conservata e funzionante tanto da aver partecipato all’edizione 2003 della rievocazione del Motogiro d’Italia con percorso dolomitico, vincendo poi nel 2005 nella categoria 350 la rievocazione della Milano-Taranto con in sella il proprietario, il prof. Roberto Rossi anima della partecipazione dell’Alberti al WDW,
– la terza di proprietà di un ex allievo dell’Alberti Fabio Duchi, completamente restaurata una quindicina di anni fa dai compianti “maghi” dell’NCR Giorgio Nepoti e Rino Caracchi che, come preparatori di moto da corsa ufficiali e non, hanno reso famosa la Ducati nel mondo, per mostrare ai visitatori confrontandole, quali risultati possa dare un restauro effettuato secondo la regola dell’arte.
Completava l’allestimento dell’area Heritage lo stand dell’FMI, Federazione Motociclistica Italiana, sezione Moto Storiche, impegnata a lanciare il Censimento delle moto Ducati Storiche, con tanto di postazione per le informazioni, postazione per la raccolta della documentazione, e postazione per lo scatto delle fotografie necessarie all’identificazione.
Nel desk attrezzato per la raccolta delle iscrizioni al Censimento delle Ducati Storiche, nelle varie giornate si sono concessi ad autografi ed interviste i Campioni Ducati quali Bayliss, Checa, Chili, Xaus e Laconi circondati da un’affetto e da una partecipazione di appassionati incredibile a testimonianza dell’affetto e della riconoscenza che ancora il pubblico degli appassionati riserva loro.
L’iniziativa che ha coinvolto la scuola, il cui motto è “Il nostro Futuro viene dal Passato!”, era descritta sul grande pannello realizzato dagli organizzatori a corredo del corner a lei affidato: “L’Istituto Alberti, fondato nel 1882, è la più antica scuola superiore di Rimini che nel 1956 prende il nome di Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato Leon Battista Alberti. Oggi l’Istituto conta circa 700 studenti che vengono formati con le più moderne tecnologie nel settore ottico, elettrico-elettronico e meccatronico per mezzi di trasporto, industriale, produzione metalmeccanica. Grazie al supporto di ACAR (Associazione Concessionari Auto Rimini) l’Istituto vanta uno dei migliori laboratori di diagnostica e collaudo veicoli in Italia. L’Istituto Alberti, è stato invitato al WDW 2018 come sostenitore di un’attività volta a sensibilizzare ed incentivare la salvaguardia e la tutela del patrimonio storico motoristico italiano, con un particolare occhio di riguardo per le nuove generazioni di studenti, appassionati al mondo delle moto, della tecnologia motoristica e della sua storia.”
Tra i visitatori che si sono maggiormente intrattenuti allo stand dell’Alberti oltre al responsabile della Formazione TEXA ing. Davide Di Berardino ed a Simona Tamburini figlia del compianto Massimo designer della Ducati 916 (considerata una delle più belle moto di tutti i tempi), Paul Smart, vincitore della “200 miglia” di Imola nel 1972 su Ducati 750 Desmo , accompagnato dalla moglie Maggie (sorella del pluriridato campione Barry Sheene). Nella tarda mattinata di domenica, dopo la premiazione dell’ Heritage Contest dedicato alle Ducati d’epoca, il 98 T è stato affidato al Campione del Mondo Sbk Carlos Checa, avviandosi al primo tentativo, tra lo stupore degli intervenuti tra i quali il collezionista e proprietario della moto Juri Paganelli, il curatore del Museo Ducati Livio Lodi ideatore e responsabile di tutta l’attività Heritage al WDW, il Direttore dell’autodromo Albani ed una fitta schiera di esperti di Ducati d’epoca tra cui i piloti Giancarlo Rossi, Nello Andreani, il Coordinatore del Registro Storico FMI Salvatore Pascucci, gli esaminatori Sebastiano Scollo e Mario Galieni ed il referente Angelo Giardini.
La presenza al WDW, corona la tenacia della scuola riminese, guidata dalla Preside Prof.ssa Alberta Fabbri e dal Vicepreside Franco Cricenti, che è TEXA Academy dal 2007, vanta collaborazioni con le circa 300 aziende di settore locali e non tra cui spiccano Megavision, Volvo Trucks, SCM Group, e si è resa protagonista d’iniziative che hanno nel tempo l’hanno accreditata nel territorio quali:
– le lavorazioni di alta precisione per conto delle Regie Ferrovie poi diventate Ferrovie dello Stato,
– l’invenzione dello scooter a metano le cui emissioni certificate dal JRC di Ispra Centro Ricerche della Comunità Europea sono state pubblicate al SAE World Congress 2015 a Detroit,
– l’allestimento di moto per il Rally dei Faraoni e la Parigi Dakar vincitrici di categoria
– il restauro di veicoli d’epoca, gioielli perfettamente recuperati tra cui un motore Isotta Fraschini che equipaggiava un biplano Caproni del 1916.