‘Per una volta. Le scelte che cambiano la vita’, il titolo del Convegno di ieri al Centro Tarkovskij di Rimini, organizzato dalla Prefettura in collaborazione con la Questura e con l’Ufficio Scolastico Territoriale. Il tema era “alcool e giovani” e “droga e giovani”.
Per quell’unica volta Kristel, a 19 anni, ha pagato con la propria vita e oggi di lei vivono gli organi che i genitori hanno concesso di donare.
Il Sostituto Procuratore Stefano Celli ha invece posto l’accento sull’apparente “normalità” di coloro che commettono determinati generi di reati, rendendo ben visibile la circostanza che per scelta essi “hanno messo un piede di là piuttosto che di qua” ed invitando, pertanto, i giovani presenti a compiere la scelta giusta.
Il Dirigente Medico del Servizio 118 Olga Levchyshyna ha rilevato come non di rado i giovani mostrino di avere una visione della vita “da cartone animato” e, dopo aver scientificamente affermato che non esistono sostanze psicotrope (anche quelle comunemente definite “leggere”) che non provocano danni cerebrali, ha invitato gli studenti presenti a fare “un passo avanti”, anche da testimoni, fornendo informazioni utili sul verificarsi di specifiche circostanze che purtroppo possono finire in tragedia (come nella vicenda narrata da Luca Pagliari,
in cui gli “amici” hanno semplicemente accompagnato la ragazza a casa…dileguandosi).
La Biologa Franca Gentilini ha, invece, posto l’accento sull’incidenza negativa che l’uso di sostanze stupefacenti o l’abuso di alcool hanno sullo sviluppo bifasico dei giovani (emotivo e cognitivo) ancora in pieno compimento, evidenziando le positive esperienze della peer-education capace di avvicinare i giovani ad una maggiore consapevolezza, attraverso momenti cognitivi condotti da altri giovani (appositamente formati) in grado di usare un linguaggio “alla pari”.
L’Assistente Sociale Nives Giola ha rimarcato la necessità di porre un limite alle estrinsecazioni dei giovani in quanto “mentre la mancanza genera desiderio, il vuoto genera angoscia” ed ha richiamato l’attenzione sull’esigenza di restituire consapevolezza all’attuazione delle azioni e dei gesti.
quattrocento presenti e, in particolare, gli studenti, hanno seguito l’intero evento.