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Tiberio. Inaugurazione sotto la grandine per la passerella sospesa

l'ianugurazione della passerella sospesa

C’è stato giusto il tempo per il discorso del sindaco Gnassi davanti a decine di riminesi e per il taglio del nastro, poi sulla nuova passerella sospesa nella zona del ponte di Tiberio si sono abbattute pioggia e grandine. Per i curiosi la prima passeggiata si è quindi trasformata in un “fuggi fuggi” alla ricerca di un riparo.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=ZST9vpBekxA&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/ZST9vpBekxA/maxresdefault.jpg” caption=”Ponte Tiberio. Taglio del nastro per la passerella sospesa”]

La nuova passerella, che rientra nel progetto Tiberio 4 – Porto Antico, corre lungo il lato delle mura in sponda destra lato centro storico, ed è realizzata in acciaio zincato col piano di calpestio in doghe di legno di larice.

La prossima settimana ci sarà invece l’apertura alla circolazione della via Bastioni settentrionali.

Sulla sponda sinistra proseguono i lavori per la realizzazione dei sostegni delle rampe di discesa da piazza Pirinela sulle banchine. Prevista anche una passerella galleggiante di collegamento pedonale e con bici a mano tra le due banchine.

Nel dicembre scorso si era invece chiusi lo stralcio Tiberio 3 con la realizzazione della piazza sull’Acqua.

Nei mesi scorsi l’intervento sull’area Tiberio fece molto discutere in città con il Comitato in difesa del Ponte di Tiberio e Italia Nostra che presentarono anche un esposto in Procura. Le critiche riguardavano prevalentemente le asole realizzate sulle mura medievali – malatestiane per agganciare la passerella. Mura di origine settecentesca e per tratti ricostruite nel dopoguerra, la risposta del comune.

Sono state fatte indagini scientifiche e messe in campo tutte le soluzioni per trovare il modo migliore per inserire la passerella nelle mura” ha detto l’architetto Vincenzo Napoli della Soprintendenza spiegando che si tratta comunque, sia per la passerella sospesa che per quella galleggiante, di interventi assolutamente reversibili. 

L’intervento del sindaco Andrea Gnassi

“Quando c’è un segno identitario, un’opera importante come questa che viene consegnata alla città ci riappropriamo anche di un senso di appartenenza. Questo intervento ci ricongiunge con la nostra memoria e con la nostra identità e ci serve per andare avanti, per guardare al futuro.

Rimini sta investendo sulle sue radici ed è attraverso il proprio patrimonio che si potrà generare lavoro, economia e allo stesso tempo, cura, bellezza e senso di appartenenza”.

“Questo patrimonio di bellezza va offerto alla gente, alla città, perché crea comunità; poi va offerto al turista in un percorso che va da Rimini Caput Viarium, al Fulgor, Piazza Malatesta e Castel Sismondo, fino al Teatro Galli che riapriremo presto e che darà altre certezze sulle prospettive della città”.

“Abbiamo tracciato una direzione per il futuro, cambiando modello di sviluppo. Questo camminamento non è un’opera a se stante ma è parte di un’idea di città, è inserito in un progetto complessivo. E’ tutto collegato: la ciclabile da qui arriverà al Parco Marecchia, poi all’Ina Casa; l’anello verde continuerà ai Padulli, passerà sotto la statale 16, dove sono previsti i sottopassi ciclopedonali alla Grotta Rossa, a Covignano, poi l’Anello Verde che prosegue verso Villaggio I Maggio, il parco della Cava, parco Cervi e via, fino a piazzale Kennedy”.

“Per tutto questo, per questo impegno fatto di passione e competenza, attaccamento alla cosa pubblica ringrazio la Soprintendenza, la squadra che ha lavorato e sta lavorando al Progetto Tiberio e ai tanti che oggi hanno voluto essere presenti per condividere questo momento”

I dettagli sull’intervento Tiberio 4 a cura dell’ufficio stampa del comune

Il progetto, finanziato con fondi POR – FESR, mira a fare del Ponte di Tiberio centro e scena per le attività culturali della città e lo fa proponendo una riqualificazione dell’invaso del Ponte e del Canale di ponente, una riorganizzazione complessiva di tutta l’area circostante, che si collega, fisicamente e funzionalmente, con la creazione del Laboratorio Aperto individuato all’interno dell’Ala Moderna del Museo Civico.

In particolare si prevede la creazione di un nuovo spazio urbano di attrazione ottenuto mediante la realizzazione di percorsi di discesa alle banchine e di attraversamento del Canale che consentano la piena fruizione di questo straordinario spazio aperto collocato in un contesto storico-monumentale eccezionale, trasformando l’area di influenza del ponte in fulcro e occasione di dialogo con l’innovazione sociale e tecnologica, in uno spazio urbano di sperimentazione ed espansione delle attività concepite all’interno del Laboratorio. L’approccio adottato nei confronti della valorizzazione del bene culturale punta quindi sulla riappropriazione della funzionalità sociale del contesto storico e identitario cui esso appartiene, per costruire, intorno al contenitore culturale esistente, una pluralità di significati che scaturiscono dallo stile di vita, dalle tradizioni e dalle abitudini dei cittadini ovvero dalla capacità di questo luogo identitario di regalare emozioni ed esperienze culturali e sociali a city users e cittadini.

Nello specifico, l’intervento è così suddiviso:

1. Realizzazione di passerella sospesa lungo il lato delle mura in sponda destra lato centro storico, in acciaio zincato e verniciato di colore brunito e piano di calpestio in doghe di legno di larice montate su grigliato in acciaio zincato e verniciato di colore brunito , con parapetti formati da montanti in acciaio zincato e verniciato di colore brunito, rete metallica inox e doppio corrimano in acciaio inox;

2. Realizzazione di balcone aggettante da Piazza Pirinela (Borgo San Giuliano) sul Canale, con struttura in acciaio zincato e verniciato e piano di calpestio in doghe di legno di larice montate su grigliato in acciaio zincato e verniciato di colore brunito, con parapetti formati da montanti in acciaio zincato e verniciato di colore brunito, parapetti in rete metallica inox e doppio corrimano in acciaio inox e con accesso mediante pedana rialzata rivestita in legno composito;

3. Realizzazione di Rampe di discesa per abbattimento barriere architettoniche in banchina destra e sinistra, in struttura leggera, permeabile all’acqua ( travi in acciaio zincato e verniciato di colore brunito e piano di calpestio in doghe in legno di larice montate, montate su grigliato in acciaio zincato e verniciato di colore brunito) con parapetti in rete metallica inox e doppio corrimano in acciaio inox.

4. Realizzazione di Passerella Galleggiante di circa 36 metri x 4.5, di collegamento tra banchina destra e sinistra del Canale, galleggiante grazie ad unità monoblocco in calcestruzzo armato con nucleo in polistirolo espanso non rigenerato a cellula chiusa; con piano di calpestio in doghe di legno di larice; ancorata a pali in tubolari di acciaio zincato e verniciato di colore brunito dell’altezza di 4 m infissi in alveo; sganciabile da un lato e agganciabile alla banchina in senso parallelo ad essa in caso di necessità, (piene straordinarie da monte e sovralzi causati da mareggiate all’imboccatura del porto Canale) con parapetti in rete metallica inox e corrimano in acciaio inox); collegata alle banchine fisse mediante sistema di passerelle snodate larghe 2 m e lunghe almeno 4 + 2 m. Tale sistema è tale da garantire l’accesso dell’attraversamento nelle condizioni di marea ordinaria (+/- 70 cm s.l.m.m.).

Il progetto è stato finanziato con fondi POR – FESR con l’obiettivo di fare del Ponte di Tiberio centro e scena per le attività culturali della città attraverso la riqualificazione dell’invaso del Ponte e del Canale di ponente, così come il Tiberio 3, la “Piazza sull’acqua” aperta al pubblico nel dicembre dello scorso anno. Già dal prossimo mercoledì 4 aprile aperta anche alla circolazione via Bastioni settentrionali.

I lavori di realizzazione sono stati aggiudicati all’Ati Comic S.r.l. (mandataria) di Napoli, Impresa Teknic S.r.l. (Mandante) di Pomigliano d’Arco.

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