Si è ufficialmente costituito Rimini il Coordinamento Antifascista Riminese. Ne fanno parte: A.N.P.I Comitato provinciale Rimini; CGIL provincia Rimini; ARCI Comitato provinciale di Rimini; ARCIGAY provinciale Rimini; UAAR provinciale Rimini; Federconsumatori Rimini; Coordinamento per la Democrazia Costituzionale provincia Rimini; Liberi e Uguali provincia Rimini; Rifondazione Comunista provincia Rimini; Rompi il Silenzio provinciale Rimini; Libera Rimini; PD provinciale Rimini; Istituto di scienze dell’Uomo Rimini; Rimini in Comune; Associazione La Comune Rimini; Libertà e Giustizia Rimini; Associazione Augusto Castrucci Onlus; UISP territoriale Rimini.
Scrivono i promotori: “Da troppo tempo nel nostro Paese si stanno propagando fenomeni di matrice neofascista e neonazista che sarebbe non solo miope ma colpevole giudicare come marginali atteggiamenti nostalgici. Si tratta al contrario di pericolosi atti intimidatori, minacce, insulti e violenze che manifestano un pensiero disumano che questi gruppi intendono esercitare contro i luoghi della nostra democrazia spinti da propositi totalitaristi e liberticidi. Sono formazioni che approfittando delle difficoltà e del disagio di tanta parte della popolazione o richiamandosi a idee xenofobe e razziste puntano a far riemergere ideologie mai del tuttosuperate.
Sono soprattutto le periferie sociali, ma non solo, il terreno fertile su cui si alimentano questi falsi difensori del popolo inneggiando alla violenza, alla discriminazione e all’odio. Troppo presto e troppo in fretta sono stati definiti con una certa sottovalutazione fenomeni che oggi sono sotto gli occhi di tutti e che rendono urgente un impegno civile e politico il più ampio possibile. Non si tratta di istituire nuove leggi, che già ci sono, a partire dalla nostra Costituzione, ma di pretendere che queste stesse leggi vengano rispettate con la massima puntualità.
La capacità di penetrazione che stanno dimostrando queste formazioni in particolare tra le giovani generazioni rende di assoluta urgenza e necessità una risposta ferma e coesa da parte di tutte le forze democratiche che, unite, siano in grado di superare l’episodicità delle risposte seppur significative. Per questo occorre istituire un coordinamento provinciale antifascista”.
Il neonato coordinamento ricorda l’appello “Mai più fascismi” promosso da ventitrè associazioni, partiti, sindacati e movimenti democratici nazionali.
“I contenuti di questo appello rappresentano a pieno titolo il fondamento su cui costruire il nostro coordinamento impegnandoci fin da ora a raccogliere le firme e a farci promotori di tutte le iniziative necessarie a sostenerne i principi e gli obiettivi”.