Esistono molte forme di nevralgia e diagnosticarle correttamente è fondamentale per affrontare questi disturbi nella maniera corretta. Come in tutti i percorsi seguiti dalla Medicina del Dolore, l’utilizzo dei farmaci non è l’unica terapia che abbiamo a disposizione. Ne abbiamo parlato col dottor Simone Vigneri, neurologo.
Cos’è una nevralgia?
Un dolore nevralgico descrive una sintomatologia caratterizzata da episodi ripetuti di dolore parossistico violento e di breve durata, che si manifesta sul territorio di innervazione di un nervo specifico.
La nevralgia si manifesta sempre allo stesso modo?
No, esistono diverse forme di dolore nevralgico.
Ad esempio la più nota, la nevralgia del trigemino, è caratterizzata da dolore folgorante, simile a una scossa elettrica o a una pugnalata, di breve durata (secondi o pochi minuti), localizzato nelle zone di distribuzione del nervo trigemino (branca oftalmica meno frequentemente, più spesso mascellare e mandibolare) e può quindi interessare la zona attorno agli occhi e la fronte, il naso, le labbra, la mascella e mandibola. E’ descritta una lieve prevalenza di questo disturbo nel sesso femminile.
Gli attacchi sono di norma periodici e con esplosioni dolorose di intensità crescente (parossismi) e possono essere scatenati da semplici sfioramenti di porzioni del viso e dalle comuni attività quotidiane come parlare, masticare, radersi, o dall’esposizione al vento e al freddo. Tipicamente lo sfioramento delle aree coinvolte (“zone trigger”) evoca il dolore.
Nella diagnosi della nevralgia del trigemio si eseguono esami, come la risonanza magnetica, che servono ad escludere patologie più gravi, come tumori cerebrali o malformazioni vascolari. La diagnosi differenziale è il primo fondamentale passo da seguire nell’affrontare questo disturbo.
La nevralgia occipitale è una malattia caratterizzata da dolore in corrispondenza del territorio dei nervi grande e piccolo occipitale e cioè nella regione nucale fino ad estendersi inferiormente al collo, superiormente alla sommità del capo e lateralmente fino alle orecchie.
Con dolore facciale atipico si intende una condizione di dolore diffuso alla faccia e/o al collo senza però corrispondenza con alcuna struttura anatomica presente nella zona, che non si accompagna ad alterazioni della sensibilità, ma è descritto dalla maggior parte delle persone che ne soffrono come un dolore profondo, mal localizzato, presente da un solo lato del capo. Non si conoscono fattori scatenanti, anche se la malattia, che colpisce prevalentemente le donne, compare spesso dopo interventi odontoiatrici.
Come si può trattare la nevralgia?
La terapia consiste nell’utilizzo di farmaci antidepressivi e anticonvulsivanti. Nel caso di insuccesso della terapia farmacologica, si può ricorrere a procedure maggiormente invasive differenti a seconda della forma nevralgica e della causa: ad esempio la terapia infiltrativa, la termorizotomia trigeminale, la decompressione microvascolare, la radiofrequenza pulsata periferica o l’impianto di un neurostimolatore. Pur non essendo del tutto chiaro il meccanismo d’azione, sembra che queste ultime siano in grado di desensibilizzare le strutture nervose “iperattive” in disturbi come le nevralgie dove vi è una ipereccitabilità del sistema nervoso.