Il mal di schiena “aspecifico” colpisce tre persone su quattro almeno una volta nella vita. L’aspetto importante è che nel 90% dei casi il dolore è aspecifico (non relazionabile ad una o più strutture) benigno, (non ci sono cause patologiche serie) ed è autolimitante (tende a risolversi spontaneamente nel primo mese).
Contrariamente a quello che molti pensano, non essendoci cause specifiche che giustifichino il dolore in alcuni casi, come nella lombalgia, non occorre stare fermi, anzi il mantenimento o la ripresa del movimento sono necessari per migliorare la sintomatologia.
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