Rimini sale al terzo posto, nell’ambito del secondo rating dei menu scolastici realizzato dall’Associazione Foodinsider. Il rating assegna a ciascun menu un punteggio in base ai risultati di un questionario predisposto dall’ASL2 di Milano.
Sono premiati – specifica l’Amministrazione Comunale – i menu più equilibrati in base ai parametri delle Linee Guida della ristorazione scolastica e le recenti raccomandazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). L’indagine non considera aspetti come il gradimento del pasto, ma la qualità, frequenza e varietà degli alimenti proposti nei menu scolastici in base ai suddetti parametri. Il punteggio è il risultato della compilazione del test menu a punti alla fine del quale si ottiene un ‘voto’: sotto ai 50 punti non è sufficiente, dai 50 ai 100 è sufficiente, sopra ai 100 è un buon menu. Sulle 46 città analizzate, meglio di Rimini sono risultati solamente il menù di Cremona, che ha ottenuto 138 punti e, Al secondo posto, quello di Trento, con 132 punti, quindi Rimini con 127.
L’indagine è stata presentata da Claudia Paltrinieri, responsabile della redazione Foodinsider.it, nell’ambito della manifestazione “Fa la cosa giusta” svoltasi a Fieramilanocity, che ha trattato il tema della mensa scolastica.
Tra i punti di forza del menù riminese la prevalenza dell’offerta bio (60%), le varianti a base di grano (segnalati in particolare fornarina e passatelli), la presenza di prodotti integrali, grande varietà di cereali (pasta riso orzo farro miglio), un buon equilibrio di carni bianche e rosse, la frutta che sostituisce i dolci, il pesce fresco che sostituisce i bastoncini.
“Pur trattandosi di una valutazione sulla qualità della carta del menù, e non un’indagine di gradimento – commenta Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – si tratta di un risultato positivo che rende merito all’attenzione e al coinvolgimento di genitori ed insegnanti sul tema dell’alimentazione e sugli stili di vita positivi operato dal Comune di Rimini. Quello della mensa rappresenta a pieno titolo un momento educativo, ed è importante che le scelte del menu siano coerenti con le linee adottate nella promozione degli stili di vita sani. Ogni anno inseriamo delle novità nei menù anche per venire incontro a bisogni specifici, come quelli legate alle intolleranze alimentari, o alle diverse sensibilità culturali e religiose, mettendo al centro l’attenzione al bio e ai prodotti freschi. Un menù che è il frutto della professionalità e sensibilità dei dietisti dell’Ausl romagna, con cui collaboriamo insieme a tutti gli stakeholder interessati, dalle famiglie alle scuole”