È un italiano di 32 anni il primo cliente di una prostituta bulgara a cui la Polizia Municipale di Rimini ha contestato una sanzione di 10mila euro per atti osceni in luogo pubblico, un reato che, ora depenalizzato a sanzione amministrativa pecuniaria, prevede sanzioni da 5mila a 10mila euro con pagamento in misura ridotta per 10mila euro.
L’articolo del codice penale depenalizzato, che ora entra tra gli strumenti operativi delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente nel contrasto alla prostituzione, è stato applicato per la prima volta questa notte quando, attorno alle ore 0.30 su viale Principe di Piemonte a Miramare, cliente e prostituta venivano colti in flagrante. Dopo essersi identificati gli agenti in servizio hanno verbalizzato la sanzione sia al trasgressore sia alla prostituta che, come il ragazzo, ha firmato il verbale sempre da 10.000 euro ammettendo i fatti.
“La Polizia municipale scende in campo con un ampia strategia di contrasto alla prostituzione – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad –, consapevole che l’arsenale di possibile utilizzo non contempla un’arma decisiva tale da sferrare un knock down al fenomeno, ma solo armi dirette alla dissuasione ovvero che consentono di lavorare ai fianchi nella consapevole certezza che la costanza e la continuità costituiranno l’arma vincente.
Di fronte a una carenza normativa che continua ad evitare un intervento frontale a contrasto del fenomeno lasciando soli i cittadini e i loro amministratori davanti agli effetti deleteri dell’esercizio della prostituzione in strada, non ci facciamo remora di utilizzare tutti gli strumenti che le leggi ci mettono a disposizione, non ultime la deterrenza delle sanzioni che con la depenalizzazione gli ex articoli del codice penale sarà possibile applicare come nel caso degli articoli 726 (atti contrari alla pubblica decenza) e 527 (atti osceni in luogo pubblico).
Possiamo affermare che nel 2017 comincerà la ‘seconda fase’ del contrasto alla prostituzione in strada da parte del Comune di Rimini. Dopo l’ordinanza del 2013, che ha dato importanti riscontri, quest’anno assumeremo due direttrici di intervento. La prima diretta al presidio del territorio e diretta a tutelare gli spazi pubblici attraverso il pattugliamento del tratto di viale Regina Margherita dove il fenomeno è più evidente (Bellariva, Marebello, Rivazzurra e Miramare) con auto di servizio a colori e lampeggiatori accesi e brevi stazionamenti nei luoghi più a rischio. L’altra direttrice d’intervento è svolta da personale in abiti civili e auto civetta pronte ad intervenire al momento del verificarsi delle violazioni che l’articolato armamentario dell’Amministrazione ha messo in campo.”
I servizi a contrasto della prostituzione continueranno anche nei prossimi giorni per diventare strutturali specie durante la stagione estiva.