La chiacchiere da bar sono una cosa, i progetti che si traducono in risultati per la città un’altra. Così il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha convocato la stampa per raccontare come due dibattute vicende oggetto di polemiche e discussioni, la variante anti-cemento e il TRC, si stiano invece traducendo in progetti di riqualificazione urbana.
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Il primo cittadino ricorda le critiche piovute sull’amministrazione quando presentò la variante CC 22/2013, cosiddetta anticemento. L’accusa era quella di ledere diritti acquisiti e ci furono ricorsi in tribunale che spinsero amministratori e consiglieri di maggioranza ad assicurarsi. Alla fine, spiega Gnassi, la giustizia ha dato ragione al Comune.
Per spiegare gli effetti della variante, il sindaco cita il caso della Ex Corial. Nell’area che insiste davanti al centro commerciale Le Befane erano previsti 32.625 metri quadri di commercio all’ingrosso e 3.375 di commercio al dettaglio che, grazie al provvedimento, sono stati ridotti di quasi la metà (-48,1%) a parità di standard (parcheggi, verde e viabilità). Respinto l’appello al TAR, la società Barbara denuncio Gnassi per abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. Il procedimento è stato archiviato lo scorso 6 novembre.
Altra questione portata ad esempio da Gnassi è il Trc. L’amministrazione di Rimini, dice, ha lavorato
Macrointerventi anche nella fermata della Stazione Ferroviaria e in quella del parco Ausa (dove Gnassi auspica la realizzazione anche di un giardino botanico).
Saranno realizzati nuovi parcheggi di attestamento dove poter lasciare l’auto per myuoversi con altri mezzi.
Infine ogni fermata sarà illuminata con luci led e videosorvegliata con la creazione di aree ad hoc dove i cittadini potranno segnalare problemi relativi alla sicurezza.