L’ex caserma dei Vigili del Fuoco di via Dario Campana, sarà gestita dalle associazioni “Rumori sinistri” e “No border”.
Il Comune ha infatti assegnato il bando di gestione dei locali, teatro nel maggio scorso di un duro scontro tra amministrazione e attivisti di ‘Casa Madiba’, che avevano occupato abusivamente lo stabile. Fu necessario lo sgombero da parte delle forze dell’ordine. Cinque mesi dopo gli stessi attivisti (visto che le due associazioni aggiudicatarie, cosi come Casa Madiba, sono esperienze nate all’interno del laboratorio Paz) possono tornare nello stabile questa volta dopo aver partecipato a regolare bando. Il loro progetto è stato ritenuto il più idoneo tra i 10 presentati. Previsti: una scuola di italiano, uno sportello per l’integrazione scolastica e attività sportive e ricreative. Lo spazio è in concessione gratuita, le associazioni dovranno sostenere le spese relative alle utenze.
La nota del Comune:
L’istruttoria pubblica per l’assegnazione dei locali dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco, in Via Dario Campana, si è conclusa con l’assegnazione degli spazi all’associazione “Rumori sinistri” e “No border”. Si tratta di locali oggetto di una riqualificazione recente. All’istruttoria pubblica erano state invitate tutte le associazioni regolarmente iscritte al registro delle associazioni del Comune di Rimini; di queste, sono state dieci a presentare un progetto. La valutazione delle proposte è stata effettuata unicamente su criteri qualitativi e di pertinenza rispetto le attività progettuali indicati dal Comune di Rimini, nell’ambito dei processi aggregativi, l’integrazione, la cittadinanza attiva.
Una volta ultimati gli adempimenti burocratici, si procederà alla firma della convenzione del Comune di Rimini con le associazioni assegnatarie individuate dall’istruttoria. Tra le attività previste nel progetto che si aggiudicato l’istruttoria, la realizzazione di punti informativi per i giovani relativi a tematiche come l’abitare, la scuola, la salute, gli spazi di aggregazione, servizio civile, il sostegno psicologico, il servizio civile. Previste inoltre una scuola di italiano, uno sportello per l’integrazione scolastica e attività sportive e ricreative.
Tra gli impegni che il Comune si impegna a rispettare la concessione gratuita degli spazi, a fronte dell’impegno da parte delle associazioni assegnatarie di sostenere le spese relative a tutte le utenze (riscaldamento, energia elettrica, acqua, telefono) e quelle relative alla realizzazione di quanto previsto nel progetto presentato. Le associazioni sono inoltre tenute a organizzare e svolgere le attività assicurando nel rispetto della destinazione d’uso dei locali, non concedere l’immobile in sub concessione, partecipare all’attività di coordinamento dei Centri Giovani del Comune, relazionare ogni anno le attività svolte.
“Con le tempistiche e le modalità previste – commenta Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini – è giunta alla conclusione l’assegnazione di uno spazio importante della nostra città per fini aggregativi e sociali. Una scelta in linea con la decisione di riconvertire ad uso sociale parte del patrimonio pubblico attualmente non utilizzato. Nel farlo è stata data massima evidenza a due concetti fondamentali: l’apertura dell’istruttoria a tutte le associazioni iscritte al registro del Comune di Rimini, il criterio valutativo incentrato sulla trasparenza metodologica e la qualità dei progetti. L’offerta progettuale presentata ci permette di integrare le attività svolte dagli altri centri giovani del Comune di Rimini, con cui questo nuovo spazio lavorerà in rete. Con un importante intervento sugli impianti e la struttura, abbiamo già reso disponibile la struttura. In tempi brevi, ultimati gli adempimenti burocratici da parte delle associazioni, sarà dunque possibile partire con le attività del progetto”.