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Operazione “Free Flight”: fermato traffico di marijuana tra Albania e riviera romagnola

Operazione Free Flight

Un momento della conferenza stampa

Gli piaceva la bella vita. Frequentavano night club ed escort di lusso, solo due lavoravano, uno come imbianchino, l’altro come camionista di un’impresa edile. Per il resto, vivevano grazie ai proventi dello spaccio di droga.

Un’importante operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini, in collaborazione con gli uomini dell’Arma di Brindisi, ha portato alla scoperta di un vasto traffico internazionale di stupefacenti tra la riviera romagnola e l’Albania, all’arresto di due persone in flagranza di reato (un albanese e un napoletano) e al fermo di altre sette, tutti uomini albanesi tra i 20 ed i 30 anni.

L’operazione, denominata “Free Flight” e scattata con l’arresto, il 27 marzo scorso, di un corriere albanese, fermato a Gatteo con oltre 50 kg di marijuana nascosti nel bagagliaio della propria auto, ha portato nel complesso a quattro sequestri per un totale di oltre 3 quintali di marijuana, uno riguardante una piantagione di 264 piante, 20 kg circa di marijuana, nonché 50 grammi di cocaina, rinvenuti in parte sotterrati insieme ad un giubbotto anti proiettili in uno campo a Novafeltria e in parte in una utilitaria parcheggiata a Santarcangelo. L’ultimo, martedì: un campo di marijuana da 80 chilogrammi a Poggio Berni.

Un velivolo, partito venerdì scorso proprio da Poggio Berni destinazione Albania, al rientro in Italia, carico di marijuana, ha fatto scalo martedì sera in una pista di atterraggio dismessa di Ostuni (BR), dove ad attenderlo c’era un furgone guidato da un napoletano. Ma anche i carabinieri di Brindisi (su indicazione dei colleghi riminesi), che hanno sequestrato l’ultraleggero e i 130 chili di marijuana a bordo e tratto in arresto il pilota, l’albanese Vilson Lamaj, considerato la mente del sodalizio criminale, ed il corriere (per il quale non è ipotizzato il reato di associazione a delinquere). La droga era quasi interamente destinata alla riviera romagnola.

Oltre ai due arresti in Puglia, gli uomini dell’Arma hanno fermato 7 persone per associazione a delinquere. Si tratta di albanesi residenti ormai da tempo nelle province di Rimini e Forlì-Cesena (a Savignano), facenti parte di due famiglie: Artjion e Kleo Lamai, fratelli del pilota, e tre cugini: Elizer Ahmetaj, Xhesian ed Arshi Hametaj. Alcuni componenti del gruppo criminale sono gli autori della rapina avvenuta il 13 agosto scorso a Gemmano.

La stessa operazione aveva portato in precedenza all’arresto di 8 persone e al deferimento in stato di libertà di altri 5 albanesi per detenzione e spaccio di stupefacenti.

L’intenzione della banda era di allargare ulteriormente la propria attività, anche grazie all’acquisto di un velivolo più grande e potente, e di tentare fortuna anche nel mondo della prostituzione.

LA NOTA DI RINGRAZIAMENTO DEL SINDACO DI RICCIONE, RENATA TOSI
In merito all’operazione denominata “Free Flight” a nome della città di Riccione e mio personale, desidero ringraziare i Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini e della compagnia di Riccione diretta dal Capitano Antonio De Lise dalla quale sono partite le indagini che hanno inferto un colpo durissimo al traffico internazionale di marijuana proveniente dall’Albania e diretta al mercato della riviera romagnola.

Un’operazione che ha permesso di individuare e arrestare i componenti che gestivano un massiccio traffico di sostanze stupefacenti, alcuni dei quali responsabili di furti e rapine in villa, e ricostruire attraverso un’indagine investigativa minuziosa, l’esatta dinamica dei fatti.

Un altro risultato che rappresenta un’ulteriore importante tappa nella lotta alla delinquenza organizzata e che, grazie ad un’attività costante e condotta spesso dietro le quinte, permette in stretta collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine di vigilare sulla sicurezza dei cittadini.
Per questo rinnovo a loro il mio ringraziamento.

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