Incidenti simulati, con tanto di foto dei veicoli prese da internet. Una truffa da oltre un milione di euro nei confronti di cinque compagnie assicurative nazionali, quella messa in piedi da un gruppo di 24 persone accusate di associazione a delinquere e fraudolento danneggiamento di beni assicurati. A scoprirla la Polizia Stradale di Rimini.
Tra gli indagati tre carrozzieri, che operavano in una officina riminese punto di riferimento per molte assicurazioni, tre periti assicurativi, due noleggiatori di veicoli, due impiegati da agenzie infortunistiche e alcuni automobilisti che si prestavano alle messe in scena. Gli indagati sono tutte residenti in provincia di Rimini.
Gli agenti della Polstrada si sono insospettiti quando dal database dell’ufficio infortunistica è emersa una serie di incidenti che vedevano coinvolte sempre le stesse persone, come danneggiati e danneggianti, e gli stessi periti. Si trattava, inoltre, quasi sempre, di auto prestigiose (Ferrari, Porche, Alfa Romeo di serie limitate). 12 i fascicoli controllati che hanno fatto emergere la truffa, ma le indagini stanno proseguendo e gli episodi potrebbero aumentare.
In alcuni casi le foto presentate alle assicurazioni erano completamente false, scaricate da internet o camuffate (nella documentazione dello stesso indicente un auto in una foto appare con l’airbag esploso, nell’altra integro. In un altro caso l’auto in una foto era blu, in un’altra nera). Diversi gli incidenti simulati per coprire danni pregressi ai veicoli. E le richieste alle assicurazioni, visto il valore delle auto, erano sempre per grossi importi.
I periti certificavano, presentando documentazioni false, incidenti stradali inesistenti o costruivano sinistri con danni superiori a quelli verificatisi realmente.
Un sodalizio che contava sulla complicità di una serie di addetti ai lavori, legati quasi tutto al mondo dell’infortunistica stradale.