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Crac Aeradria, spunta l’ipotesi di associazione a delinquere per bancarotta

Crac Aeradria. Contrordine: il Riesame conferma il sequestro per Vitali

Da sinistra Maggioli, Cagnoni, Vitali e Gnassi

Dopo mesi di riserbo dal Tribunale d Rimini arrivano novità sull’inchiesta per il fallimento di Aeradria. La Procura ha infatti chiesto una proroga di sei mesi per indagare la posizione di nove persone per le quali si ipotizza l’associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta. L’avviso di proroga delle indagini, a seguito della denuncia da parte del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Rimini, è in corso di notifica a nove persone tra le quali il sindaco Gnassi e il suo predecessore Ravaioli, gli ex presidenti della provincia Vitali e Fabbri, l’ex presidente della Camera di Commercio Maggioli, il presidente di Riminifiera Cagnoni, l’ex presidente di Aeradria Masini e i dirigenti di Aeradria Vannucci e Giorgetti,

Quello che gli inquirenti dovranno verificare nei prossimi mesi è se dietro il crac di Aeradria ci fosse una condotta consapevole da parte di soci pubblici e dirigenza.

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