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Igiene orale, una storia che inizia fin dai tempi più antichi

L'evoluzione dello spazzolino

4Fin dai tempi più antichi l’uomo ha affrontato il mal di denti e ha cercato di porvi rimedio. Già sulle tavolette di terracotta e sui rotoli di papiro delle prime civiltà troviamo traccia dei miti e dei metodi di cura.

Una tavoletta Babilonese del 1800 a.C. racconta la famosa leggende del verme dei denti ritenuto responsabile delle carie, una leggenda che sopravvive fino al Medioevo anche se già nel 400 a. C. il medico dell’antica Grecia Ippocrate, esortava a non credere alla storia del verme e a lavarsi i denti e gengive ogni giorno. Nell’antica Mesopotamia ci si puliva i denti con un miscuglio di corteccia e allume (sale minerale); nell’antica India si impastavano estratti vegetali di crespino e pepe; in Egitto, durante la dodicesima dinastia, le principesse utilizzavano verderame, incenso e un impasto di mirra dolce e fiori. Sembra comunque che tutte le culture dell’antichità conoscessero gli stuzzicadenti e prevenivano l’alitosi e i disturbi gengivali masticando bastoncini aromatici.

Le prime testimonianze di un vero e proprio spazzolino con setole, simile a quello odierno, risalgono al 1500 in Cina. Fibre naturali e troppo morbide che si deterioravano e diventavano rapidamente ricettacolo di batteri.

Nel medioevo europeo non si conosceva lo spazzolino e non si praticava alcuna igiene orale col risultato che alla fine, in preda alla disperazione, si passava alle pinze di un fabbro o di un barbiere pur di eliminare la tortura del mal di denti.

La svolta arriva nel 19esimo secolo con la produzione in America dello spazzolino a fibre sintetiche e nel 1872 con l’invenzione della prima pasta dentifricia moderna a base di sali minerali e essenze rinfrescanti. Nel 1911 a Dresda, in Germania, viene organizzata la prima Esposizione Internazionale di Igiene, da allora in pratica i prodotti per l’igiene orale si moltiplicano e si diffondono diventando beni di consumo di massa, accessibili a tutti.

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