Novafeltria. Lavoratori Nuova Lavanderia con striscioni a presentazione Cgil
La nostra mobilitazione è frutto della consapevolezza che ci sono azioni da intraprendere ora e senza indugi. Sono necessarie politiche per lo sviluppo ed il lavoro che finora sono mancate. Per questo, chiediamo ai nostri amministratori locali, non solo di non abbandonare il tavolo di confronto istituzionale aperto in Provincia, ma dargli efficacia con il loro sostegno”. All’ assemblea cittadina organizzata dalla CGIL sul nuovo piano del Lavoro territoriale erano presenti i sindaci: Marani (Novafeltria), Valenti (Pennabilli), Guerra (San Leo), Fattori (Maiolo), Ugolini (Talamello).
L’incontro è stato aperto dal Segretario generale della CGIL Graziano Urbinati che ha presentato i principi generali del Piano e le proposte, declinate in particolar modo sullo stato attuale dell’Alta Valle.
Altri temi trattati e ripresi nelle conclusioni del Segretario provinciale CGIL, la necessità di mettere in sicurezza il territorio sia sul piano ambientale che sul fronte della legalità, la lotta all’evasione e al lavoro nero.
Gli interventi dei Sindaci
La centralità del lavoro è stato un tema ripreso da tutti i Sindaci che hanno raccontato come, sui loro tavoli, continuino ad accumularsi i curriculum di tante persone alla ricerca, ormai disperata, di un lavoro. Altro tratto comune nei loro interventi l’attacco alla burocrazia che frena la capacità di intervento e di spesa delle Amministrazioni e il credito che non concede liquidità. Accanto alla crisi produttiva è stato posto in evidenza il fatto che il turismo non decolla e che aziende, per esempio nel settore agrituristico ed eno-gastronomico che potrebbero rappresentare una opportunità sono frenate, anche queste, dalla burocrazia e dalla mancanza di prestiti da parte delle banche, fattori che impediscono, in particolare ai giovani, di diventare imprenditori.
Gli Amministratori hanno anche detto che è necessario che i cambiamenti legati alla razionalizzazione e al risparmio della spesa pubblica non impoveriscano il territorio, allontanando i servizi dai cittadini. Da tutti la richiesta di maggiore attenzione ai problemi dell’entroterra che non possono essere valutati con gli stessi metri di misura utilizzati altrove.












