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Allarme antrace per una lettera dal Colorado: il racconto della destinataria

Nel capoluogo l’allarme è scattato ieri pomeriggio in un condominio di via Malaspina, nei pressi di via Dario Campana. Una ragazza di 31 anni, Elisabetta, apre la lettera di una sua amica, che vive in Colorado, e insieme alle attese fotografie trova una strana polverina granulosa, simile a sabbia.
Per precauzione chiama la polizia e poco dopo le 18 si mette in moto la macchina della prevenzione anti antrace: l’appartamento dove vive Elisabetta viene sigillato e la giovane e i suoi familiari disinfettati. E’ la stessa Elisabetta a raccontarci l’accaduto.

Quello che ha avuto come protagonista Elisabetta non è stato, come detto, l’unico caso di allarme antrace in provincia.

Gli scherzi all’antrace hanno raggiunto Rimini il 24 ottobre scorso alle 9.15: una polverina bianca uscita da una busta spedita da Fiumicino ha seminato il panico all’ufficio smistamento delle Poste Ferrovia. Allertate forze dell’ordine, Ausl ed Arpa: la Polizia ha scoperto, in serata, che si era trattato di uno scherzo che un giovane romano voleva fare ad una amica riminese: la burla gli è costata una denuncia per procurato allarme.
Qualche giorno di calma e la psicosi antrace è tornata a movimentare la provincia: giovedì la Valmarecchia ha contato ben due scherzi all’antrace. Due buste sospette sono state recapitate alla sezione distaccata di Villa Verucchio e ad una casa privata di San Martino dei Mulini: anche qui solito copione di forze dell’ordine allertate, personale di Ausl ed Arpa all’opera, area isolata ed i malcapitati venuti a contatto con la polverina sottoposti a profilassi antibiotica.
Anche in questo caso le analisi farebbero presupporre che si tratti di comune farina: ancora senza nome gli autori degli scherzi.

L’allarme antrace è scattato anche ieri mattina alle 7.30 in una succursale delle Poste di Cesena: i notevoli disagi conseguiti hanno impedito di recapitare la corrispondenza in alcune zone. La busta proveniva da Forlì ed era indirizzata ad una persona inesistente: è stata sigillata e le due persone che l’hanno toccata sono state sottoposte a profilassi.
La psicosi antrace non si ferma nemmeno dentro i conventi: mercoledì scorso i Frati Cappuccini del centro storico hanno allertato le forze dell’ordine a causa di una busta che ritenevano sospetta e che proveniva dagli Stati Uniti: qualche ora dopo sono stati tranquillizzati dagli agenti.
Si trattava semplicemente di un amico statunitense, che loro non vedevano né sentivano più da molti anni. E che ha scelto il momento meno opportuno per rifarsi vivo.

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