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Attualità Rimini

Rifiuti fino al soffitto, famiglia vive in macchina. Minore affidata ai servizi sociali

In foto: l'appartamento
l'appartamento
di Andrea Polazzi   
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mar 11 ott 2016 13:23 ~ ultimo agg. 12 ott 16:37
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Si è conclusa con l’esecuzione del Trattamento sanitario obbligatorio per i due genitori e la presa in carico della figlia minore, dodicenne, da parte dei Servizi sociali del Comune di Rimini, la vicenda che ha coinvolto una famiglia riminese.

Partita da una segnalazione dei Carabinieri ai Servizi sociali, e da questi alla Polizia municipale a cui la Procura ha poi affidato le indagini, è emerso come la famiglia, nonostante l’apparente “normalità” vivesse nel degrado più totale.

Un degrado emerso in tutta la sua drammaticità questa mattina, quando gli operatori della Polizia municipale si sono recati nell’appartamento di proprietà, dove risiede la famiglia, per effettuare la perquisizione autorizzata dal magistrato per completare le indagini sull’ipotesi di reato di maltrattamenti familiari.

Gli operatori della municipale, accompagnati dai Vigili del Fuoco si sono trovati davanti ad uno scenario devastante: un appartamento di circa 60 mq. completamente riempito di rifiuti accatastati l’un sull’altro che, oltre a impedire l’apertura delle finestre e finanche della porta d’ingresso, in una stanza arrivavano quasi al soffitto. Una situazione di degrado tale, aggravata dalla presenza di animali, che ha spinto oltre che ai Tso ad emettere un’ordinanza di sgombero contingibile e urgente per motivi sanitari dell’appartamento.

Dalle indagini effettuate nelle ultime settimane dalla polizia municipale, anche con pedinamenti su mandato della Procura, è emerso come la famiglia dietro un apparente “normalità” (il padre ha un lavoro fisso e remunerato, la figlia frequentava la scuola) si nascondessero comportamenti schizofrenici, come quello che ha permesso alla vicenda di emergere grazie all’attività di controllo dei Carabinieri nei parcheggi degli ipermercato. Era in questi luoghi infatti che la famiglia, come è emerso dalle successive indagini, trascorreva gran parte del suo tempo, vivendo e mangiando in macchina.