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Attualità Riccione

Da "no trc" a "il trc migliore per Riccione". Con la variante il cambio di approccio

In foto: L'assessore Cesarini e il sindaco Tosi
L'assessore Cesarini e il sindaco Tosi
di Redazione   
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mar 29 set 2015 14:18 ~ ultimo agg. 30 set 13:18
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La svolta dell’amministrazione riccionese è soprattutto nell’atteggiamento. Persi i pini, dopo la bocciatura della prima variante “Ci siamo liberati dall’emotività per cercare la soluzione migliore per l’interesse della città” ha detto il sindaco Renata Tosi. “Abbiamo avuto un approccio umile, abbiamo tirato un profondo respiro e resettato tutto. Vorremmo  – ha proseguito – che anche in Regione non vedano il nostro approccio come pregiudiziale

La perizia di Henri Del Greco, l’ingegnere trasportistico del Ministero, attesta che è possibile utilizzare i semafori intelligenti invece dei viadotti. Tornerebbero “a terra” anche le fermate, senza più necessità di rampe. Non è una variante essenziale quindi non dovrebbe passare al Cipe; resta nel sedime e non comporta aumenti di costi ma risparmio di 7-8 milioni, rientra nella legge obiettivo, non modifica tempistiche dei lavori nè i flussi e i tempi del traffico. I veicoli del TRC possono essere localizzati tramite GPS e quindi consentire l’uso di questi semafori già adottate nelle linee filoviarie di diverse città come Roma, Milano, Pescara-Montesilvano.
“AM, la stazione appaltante, deve considerare tecnicamente la soluzione. Ha un contraltare tecnico a cui rispondere” che è la perizia, ricorda la Tosi che più volte parla del curriculum di Del Greco, secondo solo a Incalza nel bando per dirigere il Dipartimento Ministeriale per le Infrastrutture

AM potrebbe adottare la variante direttamente, come ne ha già adottate altre con gli stessi requisiti, senza passare da Ministero e Cipe. Riccione presenterà variante al tavolo di coordinamento del 7 ottobre.
Il semaforo, spiega l’assessore Cesarini, sposa anche la filosofia del “gate” che limita gli accessi in zona mare, molti albergatori chiedono meno auto. E le stazioni “a terra” potrebbero migliorare i collegamenti con destinazioni strategiche come aeroporto o terme. Riccione è disposta ad assumersi le spese tecniche della variante.
La Tosi auspica che il livello regionale del PD sostenga l’interpellanza di Anzaldi. “La reazione col “serrate le fila” é stata strana. E’ una proposta per, non contro” “Non è una variante ostruzionistica ma al contrario rappresenta la possibilità che intendiamo fornire al nostro territorio di dotarsi di un’infrastruttura, quale è il Trc, meno invasiva e impattante per la comunità riccionese”.

Mettersi in discussione in politica è atteggiamento raro. E la Tosi ricorda come ci sia il rischio di strumentalizzazioni. Ma della strada intrapresa dopo la bocciatura della prima variante è ben convinta: “Io oggi sono il sindaco di tutti, sono qui per dare risposte a questa città e a questa comunità e credo che questa variante, che mi ha visto riconoscere in prima persona che forse potevano esserci dei deficit e dei dubbi, sia l’approccio migliore nel fare il bene di un comunità. Quando qualcuno ti mette un dubbio così importante come quello che è stato posto a noi, deve farti tornare seduto a un tavolo e ristudiare la questione affidandoti anche ai più grandi. Quindi non è più una questione di Tosi si o Tosi no, qui è una questione del Comune di Riccione”.