Disabili e firma digitale. Arlotti: il governo si è già impegnato
Il Governo italiano si era già impegnato ad aprire un confronto per valutare la possibilità di riconoscere la firma digitale per le persone disabili. Lo ricorda il deputato riminese del PD Tiziano Arlotti a margine della risposta della Commissione Europea a un’interrogazione del Movimento 5 Stelle resa nota ieri (vedi notizia).
Con il disegno di legge di riordino della pubblica amministrazione recentemente approvato il Governo ha avuto la delega per riformulare il Codice dell’amministrazione digitale sulla firma digitale per i cittadini disabili: lo aveva detto il sottosegretario Rughetti lo scorso 22 luglio in una risposta a un’interpellanza dello stesso Arlotti.
Una volta effettuate le necessarie valutazioni, aveva detto Rughetti, “verrà valutata l’opportunità di introdurre il sistema dell’impronta digitale quale strumento alternativo di firma per coloro che, affetti da disabilità motoria, non siano in grado di poter sottoscrivere i documenti di proprio pugno”.