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Eventi Rimini

Al Settebello in anteprima il film "Timbuktu" di Abderrahmane Sissako

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 13 feb 2015 16:47 ~ ultimo agg. 17:02
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Lunedì 16 febbraio alle 20,40 al Cinema Multisala Settebello sarà proiettato il film “Timbuktu” di Abderrahmane Sissako (2014). Alla visione della pellicola seguirà un dialogo con gli spettatori al quale parteciperanno Rita Cenni, giornalista, inviata di OGGI (Rcs Ed.) nei Paesi Asiatici e Africani, Ennio Grassi, saggista e sociologo della letteratura, e Mariolina Tentoni, di “VITE in TRANSITO” onlus.

Progetto di Manuela Fabbri. Ingresso unico euro 5,00. Per tutte le associazioni 4,00.

T I M B U K T U di Abderrahmane Sissako (2014)
Una fotografia di straordinaria bellezza per la città regina del deserto, Patrimonio dell’Umanità e avamposto dell’antico impero maliano, terra di origine Tuareg e poi di un Islam aperto e colto, da qualche anno nelle mani dei gruppi integralisti che vi hanno imposto la legge della Sharia. Un intenso e rigoroso film di Sissako, uno dei Maestri del cinema africano, che trae ispirazione da un fatto autentico di cronaca accaduto in una cittadina a nord del Mali.
Senza i segni della modernità, telefonini, fuoristrada e moto, il Patrimonio protetto dall’Unesco potrebbe continuare a essere l’immutata città imperiale del Medioevo. A poca distanza da Timbuktu, dove la polizia islamica è impegnata in una jihad che aggiunge divieto a divieto, vive tranquillamente una delle tante famiglie sparse sulle dune del deserto. Anche ai margini di questa splendida capitale, ora, tutto è proibito: fumare, sentire e suonare musica, fare sport, girare a capo scoperto, vendere pesce senza coprirsi le mani con dei guanti.
Tra case di fango e cammelli, una coppia felice e libera da pregiudizi, spera di poter vivere senza incorrere nelle censure religiose. E’ questa la Timbuktu raccontata da Abderrahmane Sissako nel film testimonianza senza tempo, in cui egli narra la difficile convivenza tra la crudeltà delle nuove leggi islamiche e l’antica e colta civiltà Tuareg. Applauditissimo a Cannes, è ora in corsa per gli Oscar quale miglior film straniero.